Se chiedessimo a 10 persone per quale motivo, almeno una volta nella loro vita, hanno assunto del Magnesio, avremmo forse 10 motivazioni differenti, che vanno dall’affaticamento muscolare, al mal di testa, all’insonnia, alla stanchezza, alla stitichezza. Problematiche che non hanno molto a che vedere l’una con l’altra, ma che hanno un unico attore protagonista: il magnesio appunto. Vi siete mai chiesti perchè? È tutta una questione di assorbimento. Se vogliamo lavorare a livello centrale per contrastare stanchezza, dolori muscolari, affaticamento mentale dovremo assumere un sale di magnesio ad elevato assorbimento. Se vogliamo risolvere problemi intestinali allora sarà necessario un sale poco assorbibile.

I Sali di magnesio meglio assorbiti sono quelli legati a composti organici (citrato, gluconato, piruvato); di contro le fonti di magnesio inorganico (magnesio ossido, carbonato, solfato) sono quelle che hanno un assorbimento più critico, perciò svolgeranno la loro azione all’interno del lume intestinale come lassativi.

Ecco ora un breve elenco dei principali Sali di Magnesio e delle loro indicazioni:

  • Magnesio Ossido: ha una forte azione lassativa. Non viene quasi per niente assorbito.
  • Magnesio citrato: facilmente assorbito per via orale. L’acido citrico a cui è legato interviene nel ciclo di Krebs che genera energia per l’organismo. Il magnesio citrato può favorire perciò i meccanismi di resistenza alla fatica. Favorisce inoltre la diminuzione dell’ossalato in eccesso; è consigliato perciò a chi tende a formare calcoli di ossalato.  
  • Magnesio glicerofosfato: viene veicolato facilmente a livello delle terminazioni nervose del sistema nervoso centrale. Entra facilmente nelle cellule e interviene nella produzione di energia. Perfetto per situazione di affaticamento e stress.
  • Magnesio bisglicinato: è una forma di magnesio chelato con 2 molecole di glicina, che ne veicola l’assorbimento a livello centrale. Sempre grazie alla glicina, che modifica il pH del lume intestinale, il magnesio migliora ulteriormente la sua biodisponibilità. Forse la forma più biodisponibile, perfetto per mantenere il normale funzionamento del sistema nervoso e la funzione psicologica.