Le notizie provenienti dall’Ucraina di questi giorni hanno risvegliato la paura di un evento nucleare come è avvenuto a Chernobyl nel 1986, e ha portato lo Iodio in auge, quali rimedio “salva vita”.

Facciamo un po’di chiarezza.

Uno dei prodotti della fissione nucleare è lo iodio-131, un isotopo altamente radioattivo dello Iodio che può diffondersi nell’ambiente e propagarsi per molti chilometri di distanza in seguito all’esplosione di un’arma atomica o di una centrale nucleare. Se lo iodio viene assorbito dal corpo, si concentra nella ghiandola tiroide, aumentando il rischio di lesioni e tumori. il rimedio utilizzato per contrastare il danno a quest’organo è lo ioduro di potassio, che riesce a saturare la tiroide di iodio non radioattivo impedendo così la fissazione di quello radioattivo nella tiroide stessa.

In alcuni Paesi europei e in alcune regioni italiane di confine, per esempio il Friuli Venezia Giulia, è aumentata di molto la richiesta di compresse a base di ioduro di potassio. Ma sappiamo quando sono realmente utili?

Innanzitutto non esistono in commercio compresse di Ioduro di potassio, ma possono essere solo preparate come farmaco galenico da farmacisti preparatori, e dispensato dietro presentazione di ricetta medica. È fondamentale però sapere quando e come assumere tale rimedio.

Perché sia efficace è completamente inutile assumerlo come preventivo, queste compresse vanno assunte solo in seguito ad esplosione nel raggio di 50-100 km e vanno prese nelle primissime fasi dell’esposizione alla nube tossica e per periodo limitato, altrimenti il rischio è che gli effetti collaterali, che non sono pochi, prevalgano sui benefici. Va specificato che il dosaggio di Iodio contenuto in questi farmaci è elevato e supera di circa 1000 volte il fabbisogno giornaliero di Iodio che è quello contenuto nei principali integratori in commercio.

Capite come la prescrizione medica e il dosaggio specifico per ogni paziente o le indicazioni redatte dall’OMS nelle Linee guida in caso di rischio nucleare siano fondamentali perché la distribuzione e la somministrazione di tale farmaco siano efficaci e sicuri per tutti.